Loading...

L’importanza del ruolo del notaio

Sintetica rassegna stampa sull’utilità del notaio

Registro Imprese vs Companies House

Novanta minuti per rubare l’Empire State Bulding

Giavazzi, dalla teoria ai fatti

Il partito democratico soffia sul fuoco della divisione tra professionisti

I misteri di San Lucia

Giavazzi e Alesina: profeti sventurati

False liberalizzazioni

I danni di un anno di liberalizzazioni

La giustizia italiana

In mancanza di un controllo preventivo di legalità, come quello svolto dal notaio, ogni controversia è risolta, dopo il contratto, dal giudice:

La giustizia italiana

Tabella riepilogativa italiana

A questo link potete trovare la tabella riepilogativa sull’Italia tratta dall’ultimo rapporto Doing Business 2017.

La nostra graduatoria è in larga parte insufficiente anche se mostra segni di miglioramento

Una delle poche eccezioni è la voce “Registering Property” che analizza le modalità di acquisto degli immobili in ogni Paese: ci piazziamo 23° con un miglioramento di ben ventiquattro posizioni rispetto al 2012.

E’ superfluo sottolineare che quello immobiliare è il settore in cui opera principalmente il notariato.

Un caso?

Forse sì, ma forse no.

Sicuramente un dato su cui riflettere: prima di rischiare di rovinare qualcosa che funziona tutto sommato bene, potremmo intervenire sulla giustizia (Enforcing contracts, 108° posizione), sulle tasse (112°), sull’accesso al credito (105°) o sulla pubblica amministrazione (96°), ma i nostri politici la pensano diversamente.

Comunicato stampa

Roma, 3 novembre 2017

Martedì scorso, 31 ottobre, è stato pubblicato il nuovo rapporto annuale della Banca Mondiale “Doing Business 2018: Reforming to create Jobs”.

La posizione dell’Italia nella classifica che misura la qualità e l’efficienza dei trasferimenti immobiliari (in cui vengono direttamente considerati anche aspetti relativi all’attività notarile) migliora di un’ulteriore posizione e si conferma ai primissimi posti della graduatoria. Anche l’indicatore relativo alla costituzione societaria mostra una sostanziale stabilità e un miglioramento DTF di 0,02 punti percentuali. Gli indicatori DTF (indici che misurano con maggiore coerenza le variazioni degli indicatori rispetto ai paesi con le migliori performance) dei settori in cui è coinvolto il notariato confermano dunque il contributo positivo del notariato alla competitività del paese e contribuiscono al miglioramento di 4 posizioni nella classifica generale Doing Business.

A partire dal 2013 l’Italia ha recuperato circa 24 posizioni nel settore Starting a Business (Costituzione Societaria) anche grazie al positivo contributo del Notariato per la semplificazione della costituzione societaria sia in termini di celerità di costituzione (stipula dell’atto costitutivo e adempimenti necessari nello stesso giorno) sia di garanzia dei dati recepiti telematicamente e in maniera immediata dal registro delle imprese.

Per quanto riguarda i trasferimenti immobiliari, l’indicatore relativo alla qualità dell’infrastruttura di registrazione immobiliare tiene ora conto anche dei controlli notarili e della qualità del sistema giuridico. Tale indicatore si aggiunge alle componenti quantitative e contribuisce a determinare lo score finale.  Se si tiene conto dell’aspetto puramente qualitativo dei trasferimenti immobiliari, l’Italia (con uno score di 26,5 punti su 30; di gran lunga superiore a Belgio 22,5 Germania 22, Spagna 22,5 e Svizzera 23,5 e alla media OCSE 22,7 dei paesi ad alto reddito) si conferma anche quest’anno nella parte altissima del rango mondiale.

Tale score si riflette anche sul rank finale dell’indicatore Registering Property (che sintetizza gli aspetti qualitativi e quantitativi) nel quale l’Italia dopo un recupero di 60 posizioni a partire dal 2012 (grazie alla trasmissione telematica degli atti gestita dal notariato) si conferma nella parte alta al 23 posto (migliorando il punteggio DTF di 0,01 punti percentuali).

L’adozione di un indicatore qualitativo anche per il settore societario, comporterebbe sicuramente ulteriori miglioramenti nel rango Starting a Business, che attualmente non tiene conto dell’infrastruttura di altissima qualità dei registri delle imprese e dell’interconnessione telematica con gli uffici notarili che effettuano i dovuti controlli di legalità al momento della costituzione societaria (modello di eccellenza in Europa al quale si sono ispirati anche Francia, Belgio e Germania).

La Banca Mondiale ha firmato nel 2016 un accordo di cooperazione con l’UINL (Unione Internazionale del Notariato) che fornirà consulenza privilegiata nelle materie di propria competenza anche nell’ottica di migliorare il rapporto DB con indici relativi ad aspetti qualitativi e di sicurezza giuridica delle transazioni.

Negli ultimi anni il CNN ha seguito con particolare attenzione, attraverso studi di analisi economico-giuridica e il dialogo con le istituzioni internazionali, gli aspetti metodologici dei rapporti Doing Business. In tal modo il notariato ha potuto argomentare le proprie ragioni con strumenti di analisi economica creandosi reputazione attraverso contributi scientifici e proposte di riforma normativa che evidenziano l’importanza della funzione notarile anche in un’ottica di efficienza e massima garanzia per gli operatori economici e la collettività.

Comunicato stampa

Roma, 29 ottobre 2014 – Secondo il rapporto Doing Business 2015 l’Italia recupera ben 44 posizioni (rispetto al ranking pubblicato nel 2013) nella sezione “starting a business”. Per la seconda volta in soli due anni, nella classifica sulla competitività internazionale le sezioni dell’immobiliare e impresa in cui il Notariato è coinvolto vedono migliorare la posizione dell’Italia.

Dopo l’avanzamento dell’Italia nel 2013 di ben oltre 20 posizioni nella sezione “registering property”, grazie alla trasmissione telematica degli atti notarili creata dal notariato, anche oggi viene riconosciuto il contributo del Notariato per la semplificazione della costituzione societaria in Italia sia in termini di celerità dei tempi di costituzione (stipula dell’atto costitutivo e adempimenti necessari nello stesso giorno) sia di certezza dei dati (invio telematico immediato al registro delle imprese).

Infine, la recente novità normativa che prevede l’iscrizione immediata per gli atti societari predisposti dal notaio nel registro delle imprese, lasciando a quest’ultimo una verifica di seconda istanza, potrà portare ad un ulteriore miglioramento del dato il prossimo anno.

Dal rapporto Doing Business 2015 emerge che il trasferimento della proprietà immobiliare in Italia è meno costoso, prevede un minor numero di procedure e tempi più rapidi rispetto a gran parte dei paesi OCSE ad alto reddito. Il rango dell’Italia (41) risulta migliore, tra l’altro, di quello di Australia (53), Canada (55), Paesi Bassi (58), Spagna (66), Regno Unito (68), Giappone (73), Germania (89), Francia (126) e Belgio (171).

Per quanto riguarda la costituzione societaria, l’Italia ha un rango d’eccellenza, pari a quello degli USA (46) e migliore di quello di Svizzera (69), Spagna (74), Lussemburgo (82), Giappone (83), Austria (101) e Germania (114).