Essere notaio
Luoghi comuni sul notariato
Ecco un elenco di credenze e luoghi comuni sul notariato.
“Nelle società meritocratiche le pari opportunità sono il motore di quella mobilità sociale che nel tempo può ridurre la disuguaglianza”
(Roger Abravanel)
Falso
Solo i parenti prossimi dei notai diventano notai.
Solo il 17,5% dei notai italiani ha un congiunto notaio, contro una percentuale media del 30% di “figli d’arte” nelle altre professioni.
Falso
Il concorso è gestito direttamente dal Notariato.
Il concorso notarile è gestito dal Ministero della Giustizia.
La commissione è composta solo per 1/3 da notai e per il resto da magistrati e professori universitari.
Vero
Solo 1 candidato su 20 supera il concorso.
La percentuale di ammessi non è mai superiore al 6-7%
È una prova estremamente difficile e selettiva che richiede una preparazione giuridica e fiscale di altissimo livello.
Falso
Il notaio può trasmettere il proprio studio ai figli.
Le sedi notarili sono scelte dai vincitori di concorso in base alla graduatoria determinata esclusivamente sommando i voti ricevuti nelle varie prove.
Vero
La pratica notarile in Olanda e la pratica dei Solicitors in Inghilterra durano più che in Italia.
La pratica dei Solicitors dura dai 3 ai 5 anni.
La pratica dei praticanti in Olanda dura 6 anni!
Falso
La pratica notarile può essere effettuata solo se si conosce un notaio.
Su richiesta il Consiglio Notarile Distrettuale può designare un notaio presso cui effettuare la pratica.
Falso
I concorsi notarili sono banditi ogni 2 o 3 anni e i notai in esercizio tendono a ritardarli.
La cadenza dei concorsi è annuale per legge.
Per favorirne lo svolgimento il Consiglio Nazionale del Notariato fornisce gratuitamente i macchinari al Ministero.
Vero
Recentemente il numero programmato dei notai in Italia è aumentato.
Nel 2008 il Ministero ha aumentato il numero di notai di 840 unità (+ 16%).
Sono molti, se si pensa che in Olanda (portato ad esempio quale unico paese che ha liberalizzato la funzione notarile) l’aumento è stato solo del 12%.
Falso
Il notaio, dopo la nomina, non segue processi di formazione e aggiornamento.
- Ha obbligo di fare formazione seguendo corsi di aggiornamento e convegni (100 crediti formativi ogni 2 anni)
- partecipa alle commissioni di studio presso il CNN
- approfondisce ed applica le novità normative il giorno stesso della loro entrata in vigore
Vero
Il contenzioso sugli atti notarili è molto basso
- per circa 2 milioni di atti il contenzioso è solo di 50 casi
- gli errori vengono risarciti dall’assicurazione nazionale obbligatoria
- esiste un fondo di garanzia, costituito dai notai stessi, per le ipotesi di dolo e truffa
Falso
Il notaio è responsabile per gli atti che stipula, ma subisce pochi controlli.
Il notaio è costantemente controllato:
- dall’Archivio Notarile che dipende dal Ministero della Giustizia
- dal Pubblico Ministero
- dall’Agenzia delle Entrate
- dal Consiglio dell’Ordine
Eventuali infrazioni disciplinari sono giudicate da una Commissione Regionale di Disciplina presieduta da un Magistrato di Corte d’Appello e confermate dalla stessa Corte d’Appello
Falso
Il notaio esiste solo in Italia.
È questo il più abusato ed il più falso luogo comune.
Il notaio esiste in oltre 80 Paesi del Mondo ed è in continua espansione.
Anche negli Stati Uniti alcuni stati federali stanno introducendo la figura del notaio di tipo latino
Falso
Il notaio si avvale di strutture antiquate ed è poco all’avanguardia.
- dal 1997 i notai sono dotati di propria rete telematica (Notartel)
- dal 2001 gli atti sono trasmessi telematicamente al Ministero delle Finanze
- dal 2002 il CNN è certificatore di firma digitale (primo ordine in Italia)
- dal 2002 gli atti sono trasmessi telematicamente al Registro Imprese
- dal 2003 è iniziata la registrazione telematica degli atti
- dal 2005 il CNN è gestore di Posta Elettronica Certificata
- dal 2006 è partita la sperimentazione del Registro Generale Testamenti
- dal 2007 tutti i notai utilizzano un Modello Unico informatico per la registrare e trascrivere gli atti e per aggiornare il Catasto
Vero
Le donne notaio sono in continua crescita.
Dal 1980 al 2006 le donne sono passate dall’11% al 26% con un trend costante in crescita del 15%
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